"rhythmic procedures ostinato closely resemble the schema of catatonic conditions. In certain schizophrenics, the process by which the motor apparatus becomes independent leads to infinite repetition of gestures or words, following the decay of the ego" (Theodor Adorno)


"Questa è forse la maggiore profondità di Nietzsche, la misura della sua rottura con la filosofia: aver fatto del pensiero una potenza nomade. E anche se il viaggio è immobile, da fermo, impercettibile, imprevisto, sotterraneo, dobbiamo chiederci quali sono oggi i nostri nomadi, chi sono veramente i nostri nietzschiani" (Gilles Deleuze.1972)

lunedì 30 giugno 2008

Autechre - "Quaristice" e "Quaristice. Quadrange. ep"

Ciò che ci si aspetta dagli Autechre: linee-guida verso nuovi orizzonti dell'elettronica. E' grazie alle prime tre releases -"Incunabula" (vero e proprio manuale di architettura elettronica), "Amber", "Tri Repetae"- , che gli Autechre si sono affermati come maestri dell'IDM più ricercata e cervellotica. Era il '93 con "Incunabula", '94 e '95 con "Amber" e "TriRepetae" e certi territori sonori erano un mondo ancora tutto da esplorare, un genere ancora in piena evoluzione. Dal '98 con "LP5" e "Confield" nel 2001 -fino ad "Untilted" (2005)-, si è verificata invece una graduale inversione di tendenza rispetto al glorioso start degli Ae. La critica che viene mossa più frequentemente agli Autechre è quella di non osare più, di non ricercare più nuove soluzioni stilistiche. Se a detta di molti questa è una grave mancanza degli Ae, non lo è a nostro giudizio: in quanto inventori di uno stile, liberissimi di aderirne a tempo indeterminato...è il loro stile, il loro marchio, la propria chiave compositiva. Evidentemente per Rob Brown e Sean Booth non è stato ancora detto tutto all'interno di questa chiave stilistica e c'è ancora molo altro da esprimere in questo spazio da loro stessi concepito. Quando verrà il momento di chiudere una stagione per aprirne un'altra, siamo sicuri che in molti rimarranno di sasso di fronte alle possibilità di innovazione costudite da un duo come gli Autechre. Probabilmente "Quaristice" non rappresenterà le linee-guida e la svolta epocale nell'IDM del futuro, sicuramente non osa sul lato stilistico, non cerca la soluzione complessa o l'approccio ipercompositivo, ma segue una scia già tracciata dagli Ae stessi: è l'IDM come sempre raffinata, la texture omogenea, la composizione stratificata, l'approccio minimalista che da sempre caratterizza gli Ae. Risalta all'ascolto la confidenza e la completa adesione allo stile: c'è l'ambient abissale in evoluzione, il fluire dei pads e le modulazioni dei synth, istantanee e riavvolgimenti ritmici, ovviamente l'approccio modulare alla composizione. Ma nel complesso si cede il passo all'atmosfera e ai vuoti dell'ambient music, molte più tracce in assenza di beats ed una composizione minimalista caratterizzata dalla ciclicità, un andamento "ad avvolgimento". E' soprattutto con il nuovo "Quaristice.Quadrange.ep" che le composizioni prendono una più specifica direzione e sono più riconoscibili gli intenti originari, cominciati in "Quaristice". "Quadrange.ep" è infatti il nuovo EP, uscito a maggio in formato scaricabile dal sito Bleep.com (definito Ep ma contentente 13 tracce -versioni alternative di quelle uscite in "Quaristice"-, per una durata di oltre 2 ore). STRUTTURA E SUONO. "Quaristice" è composto di 20 tracce ed una struttura circolare, si apre e si chiude con due brani ambientali: “Altibzz” e “Outh9X”. All'interno ci sono 20 "micromovimenti" di grande bellezza, che hanno il merito di cristallizzare in maniera perfetta un'IDM preziosa, di grande valore. All'interno ci sono tutte le caratteristiche del suono Autechre (quelle che abbiamo già visto essere per molte recensioni un limite, per noi invece il grande pregio del duo) ed il loro intento da sempre espresso attraverso una musica/non-musica, fatta di pulsazioni digitali, glitches, residui di suono e cut-up elaborati, costruiti attraverso un minuzioso lavoro di "artigianato elettronico". In "Quaristice" e "Quaristice.Quadrange.ep" c'è infatti un approccio assolutamente perfetto al glitch: nuove esplorazioni attraverso la degradazione del suono, costruzioni per moduli e soprattutto un notevole lavoro sull' "asimmetria del suono", un decentramento verso la parte del suono che inevitabilmente "glitcha" e "clippa", una ricerca verso quelle onde residuali ed i sedimenti che si pongono "ai lati" del suono. In "Quaristice.Quadrange.ep" questo lavoro si estende ad ogni ambito della costruzione sonora ed il risultato è, variabilmente, a volte morbido, talvolta assolutamente e volontariamente sporco, reverberato, acquatico. Si percepisce in maniera chiara nelle composizioni "technotiche" in cui al 4/4 corrisponde una asimmetria ed una sconnessione data dal residuo sonoro. Alcuni esempi, "The PLC", "Tankakern" e la versione "Tkankaren" in "Quadrange.ep". C'è poi lo schema quadrato di "fxzE" e l'oscura spirale glitch/dub di "rale", il marasma di voci umanoidi di "IO", le sconnessioni di "plyPhon" e di tutte le versioni di "Perlence", la battaglia di noises di "Simmm" e le onde digitali di "paralel Suns" e "SonDEremawe". Al suono molto più concreto di "Untilted", con la sua complessità di ascolto e di mutilazioni del beat, in "Quaristice.Quadrange" corrisponde un ritorno ed anzi un nuovo slancio verso una composizione astratta.

I n p u t s :

1 commento:

Anonimo ha detto...

solo per i complimenti, ottimo blog, molto accurato.
Grazie per le citazioni.

Thomas Campaner