"rhythmic procedures ostinato closely resemble the schema of catatonic conditions. In certain schizophrenics, the process by which the motor apparatus becomes independent leads to infinite repetition of gestures or words, following the decay of the ego" (Theodor Adorno)


"Questa è forse la maggiore profondità di Nietzsche, la misura della sua rottura con la filosofia: aver fatto del pensiero una potenza nomade. E anche se il viaggio è immobile, da fermo, impercettibile, imprevisto, sotterraneo, dobbiamo chiederci quali sono oggi i nostri nomadi, chi sono veramente i nostri nietzschiani" (Gilles Deleuze.1972)

venerdì 19 ottobre 2007

experimental glitchers - cutting tools e buffer repeater

Come anticipato nell'ultimo post sulla composizione algoritmica portiamo avanti il discorso sulle applicazioni digitali per il cutting e la creazione di drumworx intricati, glitch e textures dal sapore sperimentale; dopo il mitico LiveCut 0.9 Smartelectronix, uno dei migliori nel suo genere, tocca ad altre tipologie di "audiorecorder", FSU, slicer e repeater. Basta cercare su qualunque database per trovarne in gran quantità, ma non molti sono di qualità ed è sempre difficile capirne le potenzialità e su quale tipo di sonorità possono dare il meglio. Comincerei dalle sonorità break e mashup e da quei tools specifici per il cutting istantaneo e l'azione sul buffer size, aumentando il potenziale destrutturante dei ritmi schizofrenici anche ad altissimi bpm. Innanzitutto il famosissimo 'SupaTrigga', manco a dirlo di Bram Smartelectronix, freeware, disponibile in VST e AudioUnit per Mac e PC. Poco "ergonomico", in assenza di GUI, ma è il bello di questo programma "raw ed old school", ottimo per riarrangiare l'audio in ingresso in un modo davvero esplosivo. Di facile gestione, si basa sull'interazione di cinque parametri che gestiscono la probabilità di intervento sul suono: 'rearrange prob', 'repeat prob', 'reverse prob', 'silence prob', 'slow prob'. Il parametro 'slow-speed' stabilisce la velocità di rallentamento, da quella quasi-istantanea simile alla pressione del tasto start/stop sul deck Technics, a quella più graduale simile al disco che gira su un piatto spento (ovviamente senza perdita di tono). Gli ultimi tre parametri servono all'intervento istantaneo sul ritmo, 'instant reverse', 'instant slow', '', 'instant repeat', riuscendo così a creare reverse improvvisi, rallentamenti o ripetizioni (o l'insieme di tutti!). fantastico in live. ed è proprio in questa fase, soprattutto per chi fa breakbeat,amen, breakcore, jungle e simili, che il SupaTrigga assicura un divertimento notevole, avendo la possibilità di stravolgere i beats precedentemente preperati e assemblati. Sintetizzando si può dire che al di là delle 3 funzioni istantanee, sono le 5 funzioni di probabilità, insieme al 'granularity' a creare la base del cutting e del riarrangiamento del beat. la probabilità di riarrangiamento invece agirà sull'insieme di tutti questi parametri, stabilendo, in percentuale, la quantità di intervento. SupaTrigga è molto noto ormai nella comunità di musicmakerz che fanno della destrutturazione del ritmo il fondamento della propria musica, ma c'è un'altra applicazione, conosciuta pochissimo, ma altrettanto valida: 'InstaJungle' di Laurence Davis, versione beta 0.3, VST per Windows e Mac OSX. Per stessa ammissione di Davis, InstaJungle è direttamente ispirato a SupaTrigga, ma al di là dell'azione sul buffer per creare degli slices, hanno poche cose in comune. è vero, l'approccio è totalmente diverso e così la modalità di intervento sui knobs. InstaJungle infatti rende possibile lo slice "on the fly" del beat e il playback di differenti slices in buffer, spostando i parametri di velocità,pitch e molto altro. In pratica dà il meglio di sè per fill istantanei, drillate e rolls in crescendo di pitch, che scalano diverse tonalità in una frazione di secondo. Il modo per sfruttarlo al meglio è l'approccio ultra-dinamico, è per questo che un controller è davvero necessario. Basta anche intervenire contemporaneamente sui soli parametri 'button1', 'button val1' e 'speed' per creare, intanto, delle ottime drillate dinamiche e ultra-fast che accelerano fino a divenire un unico suono continuo (è ottimo assegnare 'button1' ad un pulsante, 'val1' ad un knob e 'speed' ad uno slider, ad esempio). Come per SupaTrigga, è l'intervento continuo a creare la dinamica dei fills, ma in IJ è tutto basato sull'intervento manuale (non ci sono parametri di probabilità). Mi risulta un po difficile spiegare la funzionalità dei controlli, basta dire che ci sono 4 buttons, ad ognuno dei quali è assegnato un 'button val' (che raddoppia le ripetizioni), 'position', 'quantize', 'speed', 'reverse', 'smothing', 'toggle', 'sync slice lengt', 'sync slice start', 'position domain' e 'freeze mode'. Perfetto per l'amen break, il mashup e affini. 'Memory' della WhiteNoiseAudioSoftware è un altro fantastico effetto di buffer repeat e phrase sampler, che "looppa" l'audio in ingresso (forward o reverse) permettendo l'intervento "on the fly" sul buffer size, filtrandolo e lasciandolo in sincrono con l'host in uso. è un plugin maneggievolissimo e di facile utilizzo, grazie alla semplicità dei controlli e soprattutto al pad XY che permette di intervenire sulla lunghezza,il pitch e il cutoff dei filtri highpass o lowpass. i controlli sono 3 con relative tendine sottomenù: 'mode' (beat,shorty,pitchy), 'filter' (off,hp,lp) e resonance (solo uno slider). Una volta settati questi il resto lo si fa muovendo la freccia sul pad. I risultati sono eccellenti, per qualità e dinamica. Clikkando col tasto destro del mouse sul pad il tutto viene mandato in reverse e può essere usato anche solo per questa semplice funzione, ma con l'aggiunta di un ottimo filtro per un maggiore impatto (altrimenti per reverse semplici semplici -magari per chi fa tekno o similari dove non serve grande intervento e storpiamento del suono- si può usare il 'Backman' della Klanglabs..i loro programmi non sono un granchè, tranne uno di cui parlerò avanti, ma per dei reverse il Backman va benissimo). Il Memory supporta nativamente l'utilizzo del guanto-controller P5 Data Glove. Il plugin per eccellenza per le sonorità glitch ed experimental, uno dei più conosciuti e famosi per lo storpiamento del suono, è il DBlue Glitch, un programmino davvero bello, fondamentalmente un multieffetto, che grazie ad uno step sequencer che permette l'alternarsi fino a 64 effetti in una misura da 16step, è ottimale per la creazione di glitches, cuts, clicks, bleeps e scratches. è un freeware e personalmente non mi sorprenderebbe se un giorno il suo programmatore, Dblue, svegliandosi da un lungo sonno, decidesse di introdurlo sul mercato e anche a caro prezzo. alla faccia di chi crede che l'unico motore per la produzione di ottimi programmi siano solo i soldi! Necessita ancora tanti sviluppi, ma di base è un programma coi cosiddetti. Molti parametri, 'amount', 'de-click' (per aggiungere o levare quei clicks al passaggio da un effetto all'altro sullo stepsequencer, tanto fondamentali per la produzione di ottimi glitches quanto i ritmi scomposti in 32esimi o maggiori), 'overdrive', 4 tipi di filtro per ogni singolo effetto e 4 per l'uscita generale, 2 parametri per lo 'step envelope', 'seed' per variare le impostazioni della randomizzazione e tanti altri. Quest'ultima funzione, random, può essere utile quanto controproducente. Il mio consiglio è infatti quello di imparare a gestire ogni effetto su ogni singolo (o frazione di) step, riuscendo così a controllare sbalzi di volume, o fill non voluti e fuori battuta..è questo infatti il rischio maggiore di una randomizzazione degli fx (soprattutto per effetti come il 'retrigger'). Applicazione perfetta per il Clicks & Cuts, ma su sequenze schizofreneticamente mashup, si lascia godere anche maggiormente! Ultimo consiglio su questo plug: prestare particolare attenzione al 'crusher' e allo 'stretcher'; se usati su parametri preimpostati, senza perderci tempo, si rischia di avere sempre quel suono caratteristico del DBGlitch, riconoscibile a colpo d'orecchio e, alla lunga, noioso. Sul sito di DBlue recuperai anche due piccolissime applicazioni, DBlue Stretch e TapeStop, no GUI, ma utili se si lavora molto con queste tipologie di fx (non so se ancora downloadabili..sapevo non esserci la volontà di una distribuzione in quanto semplici sviluppi per le versioni successive di DBGlitch). Per i Mac-ofili una grave mancanza il Glitch, essendo disponibile solo come VST per piattaforma Windows. Il vero gioiellino, il tipico effetto FSU, conosciuto pochissimo e di semplice gestione, è il mitico 'CopyShop' by Shuriken.

Che dire di questo piccolo giocattolino virtuale con una GUI molto molto carina? ben poco. è infatti solo da provare, ha un'unica funzione, "choppare" il buffer e suonarlo stravolgendone la lunghezza. Pochi fronzoli e zero funzioni: un 'rec' e un 'amount'; la GUI, difatti, presenta un pulsante e una ruota, perfetta anche per un approccio visuale dell'intervento audio. Pur avendo due soli parametri è da usare assolutamente con controller midi..il 'rec' su un pulsante e l''amount' su un bel knob e il gioco è fatto. Sui soliti ritmi schizoidi e ultra-fast si potranno avere dei velocissimi repeats impostando la lunghezza del playback su un valore basso o delle drillate pazzesche in crescendo fino ad un suono continuo, ruotando il knob. Sulle "sottili" trame e textures ritmiche dell'idm più soft o dell'ambient, invece, si possono ottenere degli ottimi fill dal sapore meccanico e vagamente industriale, con degli eccellenti clicks dinamici. Il tutto sta al musicmaker e alla capacità di impiego del mezzo, essendo un tool completamente "manuale". I parametri, infatti, sono automatizzabili, ma l'unico approccio possibile è quello live, registrando o riversando direttamente su canale audio. Assolutamente da provare! Il CopyShop a mio parere è l'unico plugin davvero interessante della Shuriken, gli altri prodotti lasciano a desiderare in quanto a qualità (escluso il Kerrstinn ottimo per lo storpiamento di ritmiche distorte, perfetto per sonorità dark-industrial, o lo Shredder, un sampler con cui, lavorandoci un po si possono tirar fuori cose interessanti, soprattutto drillate e scalate overtones ultra malate - diffido molto invece da distorsioni ispirate al circuitbent, come il Berrtill, non ne capisco il senso..ma lo conosco poco). Altro interessante repeater è il 'Muchacho', dal sito Xoxos, non il migliore del suo genere ma interessante per ciò che lo differenzia dagli altri slicer, il sequencer basato sulle probabilità di intervento e 'buffer override'. In questo senso infatti si distingue dal più noto Buffer Override di DestroyFX Smartelectronix, plugin poco valido (un po tutti i plug di DestroyFX lasciano a desiderare -interfacce confusionate, qualità scadente,etc- rispetto agli altri validissimi programmatori Smartelectronix). Il Muchacho sostanzialmente si sincronizza con l'host in due modalità, dando divisioni del beat multiple di 2 o di 3, a seconda del settaggio della funzione 'sync' (o,2 o 3). La gestione complessiva a dire il vero è un po ostica, anche per via dei calcoli di probabilità e tempi che stanno dietro a questo plugin. L'ultimo di questa lunghissima parata di plugins è il nuovissimo "The Mincer", una novità assoluta! quando l'ho provato non era ancora disponibile per il download ufficiale, nè per un vero e proprio betatesting!! a giorni lo si troverà sul sito KlangLabs. Lo sto usando da qualche tempo e devo ammettere che, rispetto agli altri prodotti KlangLabs, questo mi piace proprio. notevole "trita-beats", il classico slicer/repeater.. l'interfaccia è davvero simpatica, di piccole dimensioni (quindi maneggievole all'interno del sequencer/host) con il disegno di una lama di coltello che minacciosa aggredisce i ritmi frenetici, producendo diverse frammentazioni del beat a seconda dell'impostazione dei parametri. 3 sezioni: 'slicing' (4,8,16,32,64, pulsante 'triggering dotted', 'reverse occurrences' e knob 'shuffle'), 'midi' (3 pulsanti: 'trigger by midi', 'midi random/secuential', 'gated midi triggering' e un knob 'gate release'), 'wet-dry' (1,2,4,8, 'auto dry/wet alternation', 'wet/dry - retrigger syncopated', 'LFO dotted time', un knob 'dry/wet'). Come si intuisce dai controlli i parametri sono molto particolari, garantendo sequenze sincopate, ripetizioni, reverse e soprattutto un'alternanza di gestione e intervento davvero incredibile! Infine voglio segnalare un altro repeater (delay) relativamente nuovo (inizio 2007), questa volta a pagamento, ispirato direttamente al beat repeater di Live Ableton, il Replicant della Audio Damage. è in grado di creare automaticamente tagli e rimescolamenti dell'audio in ingresso, utilizza un algoritmo per la randomizzazione e permette l'uso di filtri ed effetti come la riduzione del bit e a differenza del beatrepeater di Live Ableton è di più facile gestione e con un maggiore controllo sui parametri. Disponibile in VST per Windows e VST/Audio Unit per MacOSX al prezzo di circa 35euro. La lista di effetti FSU, phrase sampler, buffer repeater, slicer etc per il dissezionamento di ritmi breakbeat o per la creazione di sequenze sperimentali sul versante glitch e ambientale è davvero ricca...ce ne è per tutti i gusti e ognuno di questi plugin può essere impiegato in qualunque situazione e territorio sonoro possibile e immaginabile. Non c'è limite. Ovviamente in questo post non posso trattare altre modalità per il cutting come ad esempio l'uso di sampler/slicer sul genere di LiveSlice, Slifty e molti altri..è un'altra modalità di approccio al cutting, altrettanto appagante dal punto di vista dei risultati, essendo ogni impostazione "manuale". O trattare un altra modalità di dissezionamento del segnale audio per produzioni più sperimentali, ambient, idm, attraverso l'uso di granulizer e delay multi-tapping, tools molto particolari, che gestiscono il buffer con singoli sliders accavallando più segmenti preregistrati..delle vere bestie per le sonorità ambientali e idm!

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