"rhythmic procedures ostinato closely resemble the schema of catatonic conditions. In certain schizophrenics, the process by which the motor apparatus becomes independent leads to infinite repetition of gestures or words, following the decay of the ego" (Theodor Adorno)


"Questa è forse la maggiore profondità di Nietzsche, la misura della sua rottura con la filosofia: aver fatto del pensiero una potenza nomade. E anche se il viaggio è immobile, da fermo, impercettibile, imprevisto, sotterraneo, dobbiamo chiederci quali sono oggi i nostri nomadi, chi sono veramente i nostri nietzschiani" (Gilles Deleuze.1972)

lunedì 15 ottobre 2007

Nuova uscita per Venetian Snares - "My downfall (original soundtrack)", ottobre 2007

Ogni ascolto, ogni suono, ogni produzione è un bene comune (o dovrebbe esserlo), entra a pieno tra gli ascolti di molti, concorre a sviluppare e a creare un background acustico ed evolvere il panorama creativo di ognuno. "My downfall - original soundtrack", è uscito l'8 ottobre per il label PlantMu. Continua il percorso intrapreso con "ROSSZ CSILLAG ALATT SZÜLETETT", lavoro dal nome tanto impronunciabile quanto indefinibile sul versante del genere. Quest'ultimo lavoro contiene 14 soundtracks. Album sinfonici, monumentali, compatti dal punto di vista sonoro, criptici nelle sezioni ritmiche. In "My downfall" si va da episodi completamente melodici, in assenza di ritmiche marcate come in "if i could say i love you", 13° e penultimo brano del cd, a brani dalle ritmiche ultra-fast, schizofreniche, complesse dal punta di vista delle evoluzioni e dei fill, come in "the hopless pursuit of remission", 2° brano e seguente la bellissima apertura di "colorless". Uno dei momenti meglio riusciti è "integraation", in cui il classico ritmo break esce dal complesso del mix in maniera molto particolare (sembra quell'effetto che definisco anti-reverb -definizione molto poco tecnica:)- cioè una simulazione, sicuramente virtuale, dell'abbassamento di 'size' di una stanza), un'equalizzazione neutrale, poca spazialità sui reverberi rispetto al resto dei canali audio (è anche questo che concorre a marcare una sezione ritmica rispetto al resto della traccia). C'è poco da dire per recensire un ottimo album come questo, ma c'è comunque da dire che in un momento in cui le repliche di breakcore, dubstep,etc pullulano come formiche in un formicaio, il ritorno a sonorità ben scritte e ben eseguite come queste di "my downfall" fanno molto bene. Quello che contraddistingue un bel lavoro di drillnbass, breakcore, illdubstep, etc (sicuramente questo cd di V.S. non è solo questo, come lui stessso ricorda, ma molto molto altro) è la qualità audio, gli sviluppi sulle ritmiche, i fill ritmici sempre in evoluzione, prendere l'ascoltatore in contropiede con degli sviluppi inaspettati, nel momento in cui ci si aspetta una determinata evoluzione eccolo là che arriva un fill pazzesco, del tutto inatteso, creando una struttura complessa. Non basta il miglior tracker del mondo, il miglior sequencer disponibile sul mercato, i migliori effetti FSU, beatslicer, glitcher, etc per fare questo. ma solo e unicamente pazienza, scrittura diretta pezzo per pezzo, trasformando un arranger virtuale in un unica linea di composizione manuale (e non di somma). Comunque al di là dei fattori tecnici è un album che merita di essere ascoltato, non di difficile ascolto come altri episodi del passato, ad esempio "2370894" del 2002 o "Huge Chrome Cylinder Box Unfolding" del 2004.

venetian snares "my downfall (original soundtrack)".
planet-mu. october, 2007.
  1. colorless
  2. the hopless pursuit of remission
  3. hollo utca 2
  4. room 379
  5. integraation
  6. hollo utca 5
  7. hollo utca 3
  8. my half
  9. hollo utca 4
  10. my crutch
  11. i'm sorry i failed you
  12. picturesque pit
  13. if i could say i love you
  14. mentioning it
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1 commento:

nicola ha detto...

tutto sommato hai ragione, ragazzi non impallidite alla lettura della rece. l'album è godibilissimo